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"Non filosofate sopra le vostri croci e afflizioni. Ricevetele con dolcezza e pazienza sapendo che provengono dalle mani di Dio" 

Filippo Smaldone nacque a Napoli il 2 luglio 1848 da Antonio Smaldone e Maria Concetta De Luca. Sull'infanzia e l'adolescenza di Filippo Smaldone le notizie in nostro possesso sono scarse.

 

Il 23 settembre 1871 Filippo Smaldone fu consacrato sacerdote da Monsignor Filippo Gallo nel suo oratorio privato a Napoli. 

 

In questo periodo Smaldone frequentò le Cappelle Serotine dove aiutò i sacerdoti incaricati di dirigerne il funzionamento. Si impegnò soprattutto per insegnare il catechismo ai fanciulli, prepararli alla comunione e indirizzarli alla via del bene. Visitò frequentemente gli ammalati, sia nelle abitazioni private che negli ospedali.

 

Anche da sacerdote, Smaldone continuò a vivere in casa dei genitori nel Borgo di Loreto fino al 29 gennaio 1876 quando si trasferì nella Pia Casa dei Sordomuti, aperta da don Lorenzo Apicella a Napoli.

 

Il 27 gennaio 1895 ci fu la tanto attesa approvazione canonica alla Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, fondata dal sacerdote partenopeo e dedita all'educazione delle giovani sordomute, da Monsignor Salvatore Luigi Zola.

 

Negli anni trascorsi a Lecce, don Filippo fu apprezzato per la sua vita di sacerdote umile ed esemplare, pieno di zelo, dedito alla preghiera, al ministero e alla carità. Don Filippo fu molto richiesto come confessore e direttore spirituale: fu per molti anni confessore ordinario o straordinario di diverse comunità religiose. Fu inoltre socio della Congregazione dei Missionari di San Francesco di Sales, un'associazione di preti leccesi che istituiva corsi di predicazione al popolo nelle parrocchie dell'arcidiocesi. Spesso don Smaldone andava a visitare i detenuti nel carcere di Lecce dove svolgeva il suo ministero sacerdotale e si interessava ai loro problemi.

 

Negli anni della Prima guerra mondiale, fu particolarmente solerte e provvidente con le monache benedettine, cui faceva giungere alimenti e medicine. Don Filippo non esitava nell'esortare le suore a prodigarsi senza limiti, a non misurare il tempo nel curare i malati e a rivolgersi a lui per qualsiasi bisogno.

 

Alle 20:45 del 4 giugno 1923 Filippo Smaldone, apostolo ed educatore dei non udenti, esalava serenamente l'ultimo respiro.

 

La beatificazione di Smaldone avvenne il 12 maggio 1996 ad opera di papa Giovanni Paolo II.

 

Il 15 ottobre 2006 papa Benedetto XVI lo ha nominato santo.

 

 

 

 

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